4 Asemic-Erdkunden @ RezArte Contemporanea

Fotografia Europea 2013

Reportage di un cambiamento : Barletta, Guatteri, Parretti, Piccinini, Raciti, Rivola, Rota

Galleria RezArte Contemporanea, 3 maggio – 16 giugno 2013

Mariangela Guatteri espone quattro lavori della serie Asemic-Erdkunden + 6 lavori della serie Exercise

4 Asemic-Erdkunden

Le opere della serie Asemic-Erdkunden sono il risultato di un algoritmo software applicato sequenzialmente a un’immagine fotografica digitale. L’algoritmo filtra le informazioni fornite dall’immagine principalmente con attività di sottrazione modulate dalle proprie regole, cioè dalle stesse regole che lo compongono e lo identificano.

Questo filtro applicato all’immagine crea una discontinuità nei passaggi tonali e luminosi, nelle aree che individuano la forma, nelle relazioni tra primo e ulteriori piani dell’inquadratura, annullando l’attitudine analogica delle cose. Ma questa discontinuità sarebbe comunque proprietà di ogni immagine discreta (digitale). Per alta che sia la risoluzione e per quanto progressivi e incessanti siano gli sforzi tecnologici per curvare il gradino del pixel, smussare l’angolo, interpolare per accordare due toni o saturazioni, la discontinuità dell’immagine digitale è come è, strutturale: costitutiva.

L’azione progressiva, e a un certo punto interrotta, dell’algoritmo sul materiale fotografico di partenza sottrae (non: nasconde) in modo discriminato dati rilevati dall’obbiettivo. Al termine di questo processo di sottrazione si può rilevare (non: rivelare) l’inutilità della profondità dello sguardo sulla superficie.

 I segni che compongono ognuno dei lavori di questa serie non oppongono alcuna resistenza allo sguardo: è annullato ogni tono percettibile situato tra il bianco e il nero. Il bianco, quando viene riconosciuto in quanto forma, e il nero, quando viene riconosciuto in quanto forma, e pure, entrambi, quando vengono riconosciuti come mancanza di segno e densità di segno, non si lasciano pensare ulteriormente.

Lo sguardo che si avvicina sino al punto più prossimo al segno nero, o al bianco della migrazione del segno nero ai confini della forma bianca, si confronta con l’irriducibilità del minimo segno formalizzato in pixel: riducibile ognuno nelle dimensioni ma indivisibile e non esplorabile oltre una determinata soglia di ingrandimento. Indifferenti allo zoom dello sguardo che si avvicina, come del microscopio digitale, questi segni-pixel stampati sulla carta possono configurarsi come architetture di segni stabilendo relazioni tra loro.

[La scheda delle opere della serie Asemic-Erdkunden in PDF]

(vedi anche il video: Txt, 2012 e in «Apócrifa» n.16 Otto lavori della serie Asemic-Erdkunden)

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Informazioni su mariangela guatteri

Scrittore e artista visivo, insegnante di Yoga e allenatore, è redattore di alcuni siti dedicati alla ricerca letteraria e artistica e co-curatore di una collana di prosa e poesia, oltre che di eventi e iniziative culturali. La sua ricerca indaga e utilizza ‘grammatiche’ dei vari linguaggi indipendentemente dai confini disciplinari entro i quali vengono solitamente recepiti e letti. L’indagine punta alla realtà e tenta di rilevare le modalità e i meccanismi condizionanti, per la mente e l’agire umano, in cui tanto il pensiero quanto il linguaggio sono fortemente implicati. § Tra le varie attività ha ricoperto per diversi anni il ruolo di docente presso la scuola pubblica, di consulente presso il Polo Universitario Reggiano e di imprenditore nell’area Information Technology. Ha pubblicato interventi teorici, riflessioni critiche, prose e poesie in riviste e libri. In ambito didattico ha pubblicato un libro di testo per la scuola superiore. § Nel 2011 ha vinto la XXV edizione del Premio Lorenzo Montano (raccolta inedita). Alcuni suoi testi sono stati tradotti e pubblicati in francese, inglese, serbo, greco e svedese. ☞ Bibliografia completa delle pubblicazioni di Mariangela Guatteri in Academia.edu [https://independent.academia.edu/MariangelaGuatteri/Bibliography]
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