La risonanza dell’āsana
Ricerca sonora e pratica di ricerca
con le percussioni di Luciano Bosi e le tecniche di liberazione di Mariangela Guatteri
Una pratica yoga per chi ha voglia di esplorarsi nella dimensione del suono.
Nessun altro requisito è richiesto ai partecipanti
se non quello di predisporsi ad ascoltare ed ascoltarsi.
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Un ricercatore di se stesso si domanda forse quale sia la natura essenziale di ciò che ricerca.
L’esplorazione di questa natura può felicemente iniziare dal e con il corpo, il respiro, la mente e gli altri sensi, praticandoli come se fossero luoghi mai visti e, sino ad ora, non percepibili.
Tentando di abitare ogni momento in cui si esiste, si comprende forse il senso e il valore di questa esplorazione. Cercando il silenzio nella mente, lasciandosi condurre dal pulsare del corpo e dal fluire del respiro, si può sentire scorrere il proprio tempo. Può capitare, praticando questo yoga di ricerca, di fare un’esperienza essenziale o avere un’intuizione di sé o dell’altro come corpo di risonanza.
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Luciano Bosi Percussionista, organologo, etnomusicologo e didatta. Improvvisatore formale che organizza suoni e silenzi narranti a geometria e geografia variabile.
La sua trainante e peculiare visione esistenziale confluisce nel progetto Quale percussione?, che vanta una collezione di oltre 3.000 strumenti a percussione provenienti da tutto il mondo acquisiti in oltre 30 anni di raccolta sistematica, e custoditi e fruibili nel museolaboratorio attivato in convenzione con il Comune di Modena.
Predilige operare in modo multidisciplinare e divergente, sconfinando dall’ambito strettamente musicale e rivolgendo la sua ricerca e produzione artistica anche verso altre forme espressive, come la danza ed il teatro, con particolare riferimento all’interazione tra suoni e parole narranti.
Mariangela Guatteri pratica haṭhayoga dalla metà degli anni Novanta. Si è formata per quasi un ventennio seguendo principalmente il metodo di B.K.S. Iyengar e Pariṇāma yoga con Rosanna Mainini, con la quale ha anche sperimentato per la prima volta le tecniche del prānāyāma. Prosegue la propria formazione con Marc Beuvain (yoga cikitsa, approccio terapeutico) e approfondisce in autonomia gli aspetti filosofici della disciplina.
È scrittore e artista visivo; è co-curatore di una collana editoriale bilingue di prosa e poesia e di eventi e iniziative culturali.
Nel corso della sua vita ha preferito avventurarsi in molteplici studi ed esperienze professionali piuttosto che fossilizzarsi nella routine di un mestiere. Tra le varie attività ha ricoperto per diversi anni il ruolo di docente presso la scuola pubblica, di consulente presso il Polo Universitario Reggiano e di imprenditore nell’area Information Technology. Ha pubblicato diversi libri tra i quali un testo didattico per la scuola superiore. Ma lo yoga ha comunque e sempre un ruolo centrale e fondante nella sua vita: è una modalità di esistenza che impronta le pratiche del fare quotidiano. Ed è un esercizio costante che condivide da anni con molte persone che introduce alla disciplina e a cui tenta di far intuire, più che di insegnare, un diverso modo di essere e di abitare il proprio corpo: un modo non-condizionato.
Sabato 7 novembre 2015
ore 10.00 @ Samgha Yoga Studio
Via Degani, 10/H a Reggio Emilia
Web www.studioyogasamgha.it/
eMail info@studioyogasamgha.it
Tel 0522.1473337