Teoria&Poesia. A cura di Paolo Giovannetti e Andrea Inglese

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Teoria&Poesia

a cura di Paolo Giovannetti e Andrea Inglese.
Biblion edizioni, 2018
pag. 161
(Saggi Biblion; 1)
ISBN 978-88-98490-94-3
€12

In copertina:
Mariangela Guatteri
Asemic Erdkunden 03, 2011
Collezione Giuseppe Garrera

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16 settembre 2017: una quindicina fra poeti e critici si ritrovano a Milano, nell’accogliente spazio della Libreria Claudiana, a discutere di poesia e teoria, fuori da ogni schema prefissato. «[…] ci è parso utile e importante invitare gli studiosi di letteratura e i poeti stessi non tanto a esibire i discorsi – le teorie – che dovrebbero dare ragione dei testi, ma a verificare gli armamentari concettuali – più o meno coerenti – di cui ci serviamo nell’avvicinare un testo poetico, sia nella fase di lettura e interpretazione sia in quella di scrittura e creazione. Lo scopo […] era potenziare l’incontro con il testo, anche in termini di conflitto, di mancata corrispondenza, di scarto tra quello che si dice che il testo sia, e quello che il testo silenziosamente fa».

Andrea Inglese

Teoria&Poesia

Indice

IntroduzIone In due tempi:

La necessaria convergenza di teoria e poesia
Paolo Giovannetti

La fragile empiria del testo poetico
Andrea Inglese

Premessa:

Questo non è un intervento di teoria
Giulio Marzaioli

Cinque distici:

Florinda Fusco, Questione di genere
Vincenzo Frungillo, Spazio poetico e dispersione

Stefano Ghidinelli, La poesia diventa. Per una teoria poetica anti-essenzialista
Italo Testa, Anafore. Per una teoria della poesia

Mariangela Guatteri, Una teoria di confine. Allenarsi a lasciar morire il proprio sguardo nel punto in cui incontra il suo oggetto
Andrea Inglese, Iconoclastia artistica e il concetto di littéralité

Lorenzo Cardilli, Verso una semiosi orizzontale: retorica e immagine
Luigi Severi, La diffrazione del codice. Scrittura e complessità

Stefano Versace, La Ripetizione. Un possibile universale poetico?
Simona Menicocci, “Per impotenza di lettura”.  Sulle ragioni del conflitto tra scritture nell’epoca del postfordismo